Nella lotta all’attuale emergenza sanitaria, l’innovazione informatica e tecnologica gioca un ruolo fondamentale. Le aziende si sono ritrovate in poco tempo ad adottare il paradigma dello smart working, la cui conseguenza principale è stato l’incremento del traffico dati dalle singole abitazioni e dunque l’accesso alle informazioni aziendali dai personal computer dei lavoratori (dal 20% al 50% in più secondo i dati di metà marzo del Ministero del Lavoro). La flessibilità di questo paradigma si trova così a fare i conti con i rischi di sicurezza informatica dovuti, appunto, alle frequenti richieste d’accesso ai sistemi interni dell’azienda provenienti da dispositivi esterni e facenti uso di reti pubbliche.
Il perimetro “liquido”
La maggior parte delle aziende dispone di piattaforme di fornitori di tecnologia terzi per la gestione dei propri sistemi IT, consentendo ai dipendenti di accedere alle applicazioni e alle informazioni aziendali da un vasto numero di dispositivi e luoghi diversi.
Il perimetro aziendale diventa “liquido”, non circoscrivibile, dunque i meccanismi di protezione devono mutare: al sistema tradizionale “castello e fossato” (focalizzato su firewall e antivirus, creando una barriera tra ciò che c’è dentro e ciò che sta fuori dalla rete aziendale) deve sostituirsi un modello integrato di cybersecurity e sicurezza sincronizzata.
Gli investimenti cambiano
Wired, in un articolo di pochi giorni fa dal titolo Perché la cybersecurity in azienda non può più funzionare come un castello, mette in luce le implicazioni strategiche e di mercato di questo approccio:
Investire in cybersecurity significa perlopiù avviare un processo di integrazione tra firewall, antivirus e cloud computing.
I consigli dei fornitori
Ormai da anni partner di Alctech nell’offerta in ambito di cybersecurity, Sophos ha stilato un semplice ed efficace elenco di suggerimenti utili a fronteggiare l’emergenza attuale. Un click sul link qui riportato può essere la chiave per mettere al sicuro sé stessi e i propri dati.
Articolo scritto da Veronica Stave